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lunedì 28 maggio 2012

CSM: DI PIETRO, SE MONTI HA RAGIONE CATRICALA' SE NE DEVE ANDARE




CSM: DI PIETRO, SE MONTI HA RAGIONE CATRICALA' SE NE DEVE ANDARE =

Roma, 28 mag. (Adnkronos) - "Delle due l'una: o il presidente
del Consiglio racconta balle, oppure il suo sottosegretario Antonio
Catricala' deve dimettersi subito". Lo scrive sul suo blog il
presidente dell'Italia dei Valori, Antonio Di Pietro.

"Il presidente Monti -si legge- ha assicurato che la riforma
della sezione disciplinare del Csm e di altre istituzioni fondamentali
dello Stato era stata gia' bocciata da un pezzo da lui e dal ministro
della Giustizia Severino. Come mai, allora, la proposta e' stata
inoltrata in via ufficiale ai presidenti del Consiglio di Stato e
della Corte dei Conti, meno di due settimane fa? Secondo Monti per
iniziativa autonoma del sottosegretario Catricala', che ha ignorato la
decisione del governo ed e' andato avanti da solo. E' bene ricordare
che qui non stiamo parlando di una faccenda secondaria, ma del
tentativo di mettere la magistratura sotto il controllo del potere
politico".

"Dunque, se Monti ha ragione -conclude l'intervento- Catricala'
se ne deve andare subito, perche' si e' dimostrato un servitore dello
Stato infedele e sleale. Se invece le cose stanno diversamente, a
trarne le conseguenze dovrebbero essere il guardasigilli Severino e lo
stesso presidente del Consiglio. Vedremo nelle prossime ore se
qualcuno si dimettera' o se anche il governo dei tecnici, dopo essersi
riempito la bocca con promesse di serieta', fara' come fa da sempre la
politica italiana, dove non si dimette mai nessuno".

(Ega/Col/Adnkronos)
28-MAG-12 15:48

NNNN
Governo/ Di Pietro: Non si dimette mai nessuno
O Catricalà o Monti: uno dei due racconta balle

Roma, 28 mag. (TMNews) - "Delle due l`una: o il presidente del
Consiglio racconta balle, oppure il suo sottosegretario Antonio
Catricalà deve dimettersi subito". Lo scrive sul suo blog il
presidente dell`Italia dei Valori, Antonio Di Pietro. "Il
presidente Monti - sostiene l'ex pm - ha assicurato che la
riforma della sezione disciplinare del Csm e di altre istituzioni
fondamentali dello Stato era stata già bocciata da un pezzo da
lui e dal ministro della Giustizia Severino. Come mai, allora, la
proposta è stata inoltrata in via ufficiale ai presidenti del
Consiglio di Stato e della Corte dei Conti, meno di due settimane
fa? Secondo Monti, per iniziativa autonoma del sottosegretario
Catricalà, che ha ignorato la decisione del governo ed è andato
avanti da solo".

"E` bene ricordare - insiste Di Pietro - che qui non stiamo
parlando di una faccenda secondaria, ma del tentativo di mettere
la magistratura sotto il controllo del potere politico. Dunque,
se Monti ha ragione, Catricalà se ne deve andare subito, perché
si è dimostrato un servitore dello Stato infedele e sleale. Se
invece le cose stanno diversamente, a trarne le conseguenze
dovrebbero essere il guardasigilli Severino e lo stesso
presidente del Consiglio. Vedremo nelle prossime ore - conclude
Di Pietro - se qualcuno si dimetterà o se anche il governo dei
tecnici, dopo essersi riempito la bocca con promesse di serietà,
farà come fa da sempre la politica italiana, dove *non si dimette
mai nessuno".

Red/Gic

281538 mag 12

 

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