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venerdì 25 maggio 2012

SALUTE: IIT GENOVA, IDEATO MICROSCOPIO CHE EVITERA' BIOPSIE


SALUTE: IIT GENOVA, IDEATO MICROSCOPIO CHE EVITERA' BIOPSIE
IN FUTURO SI POTRANNO ESAMINARE TESSUTI SENZA MICROPRELIEVI
(ANSA) - GENOVA, 25 MAG - I ricercatori dell'Istituto
Italiano di Tecnologia hanno ideato un nuovo tipo di microscopio
a super-risoluzione, il microscopio SW-2PE-STED, che nei
prossimi anni potr… rendere possibile l'analisi diretta e ad
altissima risoluzione dei tessuti biologici senza bisogno di una
biopsia. L'invenzione Š stata realizzata da quattro ricercatori
del Dipartimento di Nanofisica coordinati da Alberto Diaspro,
Direttore del Dipartimento.
Il nuovo microscopio - ha reso noto ITT - unisce in un unico
strumento la nanoscopia ottica STED e la microscopia a doppio
fotone (2PE), due tecniche avanzate di imaging. Il nanoscopio
ottico STED (Stimulated Emission Depletion) rappresenta l'ultima
frontiera della microscopia in fluorescenza. E' una tecnologia
che permette di superare i limiti risolutivi della microscopia
tradizionale; consente di ottenere immagini dettagliate di
sistemi cellulari alla scala del nanometro. La microscopia a
multifotone permette di osservare sistemi biologici - singole
cellule, tessuti o organi - in profondit…, potendo penetrare in
spessori di circa 800 micron. (SEGUE)

COM-CLE
25-MAG-12 14:08 NNNNSALUTE: IIT GENOVA, IDEATO MICROSCOPIO CHE EVITERA' BIOPSIE (2)

(ANSA) - GENOVA, 25 MAG - ''Il nostro gruppo - ha dichiarato
il team, leader, Paolo Bianchini, 34 anni - ha una forte
competenza nella microscopia STED e nella microscopia a due
fotoni. Cio' ci ha permesso di pensare a delle piccole ma
importanti variazioni: innanzitutto utilizzare un solo tipo di
luce laser sia per stimolare sia per controllare la fluorescenza
del campione, e infine modificare l'architettura dello strumento
per aumentare la risoluzione di circa quattro-cinque volte,
sfruttando la microscopia a doppio fotone''.
In un normale nanoscopio STED, la super-risoluzione e'
garantita dalla presenza di due fasci laser di diverso colore
che interagiscono con il campione biologico in modo differente:
uno che lo illumina interamente per stimolarne la fluorescenza,
l'altro che lo colpisce lungo una zona a forma di ciambella per
regolarne la fluorescenza. Quello che si realizza - precisano i
ricercatori dell'IIT - e' una sorta di 'strizzamento' dell'
immagine fluorescente nel centro della ciambella, punto di fuoco
del nanoscopio. Il nuovo microscopio SW-2PE-STED utilizza una
sorgente di luce laser ad una unica lunghezza d'onda, il cui
fascio luminoso viene suddiviso in due: il primo stimola il
fenomeno dell'eccitazione multifotonica, il secondo, dalla
caratteristica forma a ciambella, "strizza" l'informazione per
ottenere una immagine in super risoluzione. Si uniscono cos la
capacit… a penetrare in tessuti e organi, e quella di portare la
risoluzione pi— vicina a quella di un microscopio elettronico.
''Oltre a riuscire coniugare in un unico strumento due
tecniche avanzate - ha detto il professor Diaspro - il nostro
lavoro Š importante perch‚ la luce che utilizziamo ha un'energia
che non danneggia il campione biologico che vogliamo analizzare.
In futuro potremo studiare i meccanismi molecolari di tessuti e
organi del nostro corpo senza estrarre le cellule dal campione
ma direttamente. E i campi di applicazione potranno essere
molteplici, dalle neuroscienze alla comprensione delle malattie
oncologiche''.(ANSA).

COM-CLE
25-MAG-12 14:09 NNNN

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