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mercoledì 5 settembre 2012

MEDICINA: SVELATO NEL DNA SEGRETO PER PREVENZIONE ICTUS CEREBRALE


MEDICINA: SVELATO NEL DNA SEGRETO PER PREVENZIONE ICTUS CEREBRALE =
SCOPERTA AUSTRALIANA MA FONDAMENTALE COLLABORAZIONE SCIENZIATI
ITALIANI

Roma, 5 set - (Adnkronos Salute) - Una scoperta che apre una
nuova strada per la prevenzione dell'ictus cerebrale svelando i
fattori genetici che predispongono a questo tipo di patologia, che nei
paesi industrializzati e' la terza causa di morte e la prima per le
invalidita' permanenti. Ora uno studio pubblicato sulla rivista
'Nature Genetics' ha evidenziato come il numero di infarti cerebrali
dovuti a stenosi o occlusione dei grossi vasi, che costituisce circa
il 25% di tutti gli ictus, potrebbe essere ridotto grazie alla
scoperta. La ricerca promossa da un gruppo di scienziati australiani,
ha coinvolto la comunita' scientifica internazionale in un'analisi
durata piu' di due anni, ed ha rivelato l'esistenza di un segnale
genetico sul cromosoma 6 (6p21.1), ad oggi sconosciuto, fortemente
associato all'ictus cerebrale dei grossi vasi.

Il lavoro ha ricevuto un contributo importante dal gruppo di
malattie cerebrovascolari della Fondazione istituto neurologico Carlo
Besta, diretto da Eugenio Parati, che, grazie alla comparazione con un
gruppo di soggetti sani partecipanti allo studio 'Procardis' del
Dipartimento di ricerca cardiovascolare dell'istituto Mario Negri di
Milano ha potuto confermare anche nella popolazione italiana questo
tratto genetico identificativo della patologia aterosclerotica dei
grossi vasi.

"Lo studio - afferma Giorgio Boncoraglio, della fondazione Carlo
Besta, responsabile per la parte italiana del lavoro - andra' avanti
per chiarire in che modo la regione di Dna identificata possa
aumentare il rischio di ictus ischemico, in particolare in
associazione alla patologia aterosclerotica dei grossi vasi, arterie
carotidi, vertebrali e basilare". (segue)

(Com-Frm/Ope/Adnkronos)
05-SET-12 11:25

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MEDICINA: SVELATO NEL DNA SEGRETO PER PREVENZIONE ICTUS CEREBRALE (2) =

(Adnkronos Salute) - "Questa ricerca - afferma Simona Barlera,
dell'istituto Mario Negri - ha costituito una sfida notevole dal punto
di vista statistico poiche' ha richiesto l'applicazione di test
statistici rigorosi per poter replicare i risultati. Inizialmente sono
stati confrontati 1.200 soggetti australiani colpiti da ictus con
altrettanti soggetti sani mediante uno screening di circa 610.000
polimorfismi (varianti) del genoma umano. I risultati positivi -
precisa - sono stati quindi replicati in 1700 pazienti con ictus dei
grossi vasi e 52.000 soggetti sani provenienti da 10 popolazioni
differenti.''

"La scoperta - sottolinea Boncoraglio - apre gia' da oggi una
serie di possibilita' applicative nella prevenzione dell'ictus
cerebrale, avvicinandoci al momento in cui, sulla base della
conoscenza dei fattori genetici che predispongono all'ictus cerebrale,
saremo in grado di tracciare un profilo di rischio per ogni individuo,
indicando gli stili di vita e le terapie preventive piu' appropriate".

(Com-Frm/Ope/Adnkronos)
05-SET-12 11:29

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