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mercoledì 5 settembre 2012

OBESITA': LUCE ARTIFICIALE E' FATTORE DI RISCHIO


OBESITA': LUCE ARTIFICIALE E' FATTORE DI RISCHIO =
(AGI) - Bruxelles, 5 set. - La luce elettrica da tempo ci
permette di lavorare, risposare e giocare 24 su 24 e 7 giorni
su 7, sfidando la rotazione naturale della Terra che determina
il giorno e la notte. Un nuovo studio mostra che pero' questa
situazione potrebbe squilibrare l'orologio biologico umano e
sarebbe responsabile dell'aumento endemico di peso della
popolazione mondiale. La ricerca dell'Universita' di Aberdeen,
nel Regno Unito, e' stata pubblicata sulla rivista
''BioEssays''. (AGI)
red/mld (Segue)
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NNNNOBESITA': LUCE ARTIFICIALE E' FATTORE DI RISCHIO (2)=
(AGI) - Bruxelles, 5 set. - ''Il motivo di un relativo aumento
dell'obesita' globale nel mondo sviluppato sembra essere piu'
complicato della dieta e l'attivita' fisica. Ci sono altri
fattori in gioco e la discronia circadiana e' uno di questi e
merita maggiore attenzione'', spiega Cathy Wyse, autrice della
ricerca, al notiziario europeo Cordis. Il nostro ciclo
giornaliero di veglia e sonno e' controllato da un orologio
molecolare presente in ogni cellula del corpo umano che ha il
suo ritmo di base innato di quasi esattamente 24 ore, il che
gli permette di rimanere sincronizzato al ciclo giornaliero
generato dalla rotazione della Terra. Nel mondo moderno pero',
l'orologio umano fa fatica a rimanere sintonizzato con il ciclo
giornaliero di rotazione della Terra: i colpevoli sono
l'esposizione ai cicli di luce artificiale e gli orari
irregolari del mondo sviluppato per i pasti, il lavoro e il
sonno. I ricercatori si riferiscono a questo squilibrio tra i
ritmi circadiani del nostro corpo e l'ambiente come ''discronia
circadiana''. (AGI)
red/mld (Segue)
051319 SET 12

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OBESITA': LUCE ARTIFICIALE E' FATTORE DI RISCHIO (3)=
(AGI) - Bruxelles, 5 set. - Il nuovo studio esamina come la
discronia circadiana influenza la salute umana disturbando i
sistemi del cervello che regolano il metabolismo e portando a
una maggiore probabilita' di sviluppare obesita' e diabete.
Poiche' l'orologio umano e' controllato dai geni, lo studio
suggerisce che alcune persone potrebbero essere piu' a rischio
per gli effetti della discronia circadiana rispetto ad altri.
Per esempio, le persone originarie delle regioni equatoriali
hanno probabilmente orologi interni molto regolari, che
potrebbero essere piu' sensibili agli effetti della discronia
circadiana. (AGI)
red/mld
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