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martedì 25 giugno 2013

Atto Senato Mozione 1-00080 ..impegna il Governo a revocare con urgenza la disposizione relativa alla chiusura del presidio Dia presso l'aeroporto di Malpensa e a valutare l'opportunità di rafforzare l'ufficio incrementando le risorse per personale, mezzi e formazione..




Atto Senato

Mozione 1-00080
presentata da
BRUNO MARTON
giovedì 20 giugno 2013, seduta n.047
MARTON, BIGNAMI, FATTORI, AIROLA, BULGARELLI, MOLINARI, LUCIDI, MONTEVECCHI, ROMANI Maurizio, CRIMI, MARTELLI, SANTANGELO, MORRA, MUSSINI, BENCINI, SERRA, CATALFO, MANGILI, BATTISTA, BUCCARELLA, PUGLIA, CASALETTO, VACCIANO, DONNO, LEZZI, GAMBARO, CIAMPOLILLO - Il Senato,
premesso che:
la Lombardia è una zona ad alta infiltrazione criminale;
un recente studio condotto dal centro di ricerca Transcrime dell'università Cattolica per il Ministero dell'interno evidenzia come al Nord la maggior parte delle aziende mafiose si concentrano in Lombardia, dove le province di Lecco, Milano e Brescia mostrano tassi anche superiori a quelli di altre aree del Sud;
Milano ha un indice di presenza mafiosa pari a quello di zone a tradizionale insediamento criminale come Foggia, Brindisi o Trapani; inoltre il mercato lombardo della droga è in assoluto il più redditizio in Italia, con ricavi stimati tra gli 840 milioni e i 2,4 miliardi di euro, di cui beneficiano non soltanto le organizzazioni criminali "tradizionali" ma anche gruppi mafiosi stranieri (albanesi, serbi, marocchini);
il 13 febbraio 2012 è stato firmato in prefettura a Milano il protocollo di legalità per Expo 2015, con l'impegno di sindacati e associazioni di categoria a tenere le imprese dei clan fuori dalla realizzazione dei lavori; uno strumento indispensabile per bloccare sul nascere le infiltrazioni mafiose sui ricchi appalti. Un rischio alto questo da tempo denunciato dalla Direzione nazionale antimafia alle forze dell'ordine e alla magistratura milanese. Infatti la Direzione nazionale antimafia in una recente relazione precisa come: "La Lombardia per la sua densità demografica, la sua importanza economico-finanziaria, le sue potenzialità di sviluppo, la sua prossimità al confine elvetico si connota come regione di vitale importanza nel panorama nazionale, polo d'attrazione per gli illeciti interessi della criminalità di ogni tipo";
"In Lombardia - prosegue il documento - la 'Ndrangheta si è diffusa non attraverso un modello di imitazione, nel quale gruppi delinquenziali autoctoni riproducono modelli di azione dei gruppi mafiosi, ma attraverso un vero e proprio fenomeno di 'colonizzazione', cioè di espansione su di un nuovo territorio, organizzandone il controllo e gestendone i traffici illeciti, conducendo alla formazione di uno stabile insediamento mafioso in Lombardia. Qui la 'Ndrangheta ha "messo radici", divenendo col tempo un'associazione dotata di un certo grado di indipendenza dalla 'casa madré, con la quale però comunque continua ad intrattenere rapporti molto stretti e dalla quale dipende per le più rilevanti scelte strategiche";
si rende, pertanto, necessaria un'azione di controllo e prevenzione dei fenomeni criminali sul territorio, che deve essere intensificata in luoghi di mobilità come gli aeroporti;
lo scalo intercontinentale di Malpensa (Varese) risulta primo in Italia e sesto in Europa per movimentazione di merci e purtroppo anche fra quelli maggiormente interessati dal traffico internazionale di stupefacenti;
l'importanza strategica dell'aeroporto è suffragata dalla presenza presso lo scalo di tutte le forze di polizia ed in aggiunta del Corpo forestale dello Stato;
considerato che:
il 1° giugno 2000 è stato istituito il nucleo informativo di Malpensa, incardinato nel centro operativo della Direzione investigativa antimafia (Dia) di Milano, allo scopo di raccogliere notizie utili per l'attività di prevenzione ed analisi dei fenomeni criminali correlati alla malavita organizzata, nonché di garantire una funzione di appoggio ed assistenza per le iniziative di maggior complessità e/o indagini di polizia giudiziaria;
nell'ufficio sono state impiegate 2 unità per svolgere l'attività d'istituto, consistente nell'acquisizione di documentazione ritenuta utile per fini investigativi e nel supporto all'attività di centri e sezioni operative, come dimostra l'enorme lavoro svolto in questi anni;
il nucleo di Malpensa ha svolto un'attività continua con un elevatissimo livello di produttività ed in questi anni ha dato un significativo contributo ad indagini che la Dia ha condotto con successo;
dall'agosto 2011 il presidio era stato reso autonomo e in questi ultimi anni di fatto ha anche la competenza sugli altri 2 aeroporti lombardi, Linate ed Orio al Serio;
la presenza di numerose compagnie a Malpensa (127) permette di avere un controllo su tutti gli aeroporti nazionali e non; il contatto diretto e giornaliero con i vertici di queste rappresentanze permette di avere un riscontro degli accertamenti praticamente immediato e riservato. La natura dei rapporti instaurati con i referenti delle compagnie delle società di handling e dell'indotto consente lo svolgimento dell'attività info-operativa con modalità assolutamente riservate. Proprio la delicatezza e la riservatezza delle attività informative da compiere rende inopportuna la delega ad altri uffici di polizia all'acquisizione di informazioni e/o all'approfondimento di riscontri, oltre ad eventuali servizi di osservazione, pedinamento e controllo;
per evitare la diffusione di dati assai sensibili la Divisione gabinetto della Dia, con nota del 16 giugno 2008, ribadisce la necessità di avvalersi dei 2 nuclei informativi, istituiti presso gli aeroporti di Fiumicino e Malpensa, per lo svolgimento di accertamenti di carattere istituzionale e/o connessi ad attività di indagine, evitando di acquisire taliinformazioni direttamente dalle compagnie aeree, dalle società aeroportuali o ricorrendo alle varie forze dell'ordine operanti presso gli aeroporti;
i locali in uso al nucleo di Malpensa sono stati forniti in concessione dalla SEA SpA, a fronte di un corrispettivo meramente retributivo delle utenze e dei servizi forniti, con fornitura gratuita delle aree necessarie per l'effettuazione dei servizi d'istituto da parte della concessionaria. Attualmente il corrispettivo annuo ammonta a circa 3.500 euro;
appreso che:
le organizzazioni sindacali di polizia hanno espresso forte preoccupazione per la recente chiusura del nucleo informativo della Direzione investigativa antimafia presso lo scalo aeroportuale di Malpensa;
la soppressione sarebbe da attribuire a dubbie motivazioni di carattere economico relativamente ai costi logistici e di ottimizzazioni delle risorse umane;
con la chiusura del presidio il patrimonio informativo e conoscitivo e le ottime relazioni costruite dagli operatori con altre forze di polizia, le istituzioni pubbliche, private e le compagnie aeree, verranno lentamente disperse con un evidente effetto negativo sulle attività operative in termini di efficacia ed efficienza;
tenuto conto che:
risulta che in una nota del 17 gennaio 2012, a fronte di una precedente proposta di chiusura dell'ufficio, il direttore pro tempore della Direzione investigativa antimafia sottolineava come gli imminenti impegni connessi Expo 2015 avrebbero determinato un aumento della gravitazione, presso l'aeroscalo di Malpensa sia di persone sia di merci, rendendo preferibile la presenza in loco di un presidio fisso che potesse soddisfare, con tempestività, le necessità di monitoraggio e di informazione anche a supporto delle altre articolazioni della Dia;
il direttore evidenziava, inoltre, come gli oneri connessi alla soppressione dell'ufficio, quali l'attribuzione al personale del trattamento di cui alla legge n. 86 del 2001 e le spese di missione per i servizi da svolgere per il soddisfacimento delle esigenze emergenti, sarebbero risultati sensibilmente maggiori rispetto ai risparmi conseguibili;
valutato che:
il provvedimento di chiusura del presidio risulta in contrasto con la volontà espressa dal Governo di condurre una battaglia contro la criminalità organizzata;
in particolare, il Presidente del Consiglio dei ministri, in occasione della visita a Milano dello scorso 6 maggio 2013, ha sostenuto la necessità di implementare il contrasto alle organizzazioni criminali in Lombardia anche in previsione di Expo 2015;
preso atto che il Consiglio regionale della Lombardia, in data 28 maggio 2013, ha approvato all'unanimità una mozione nella quale invita la Giunta regionale ed il suo Presidente a farsi parte attiva presso il competente Ministero dell'interno al fine di giungere alla revoca della disposizione relativa alla chiusura del presidio Dia di Malpensa, manifestando, altresì, la volontà di compartecipare alla copertura delle spese fisse del presidio,
impegna il Governo a revocare con urgenza la disposizione relativa alla chiusura del presidio Dia presso l'aeroporto di Malpensa e a valutare l'opportunità di rafforzare l'ufficio incrementando le risorse per personale, mezzi e formazione, al fine di garantire un'azione più efficace e capillare per la sicurezza della collettività, anche in vista di Expo 2015.
(1-00080)

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