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martedì 13 agosto 2013

Atto Camera Interrogazione a risposta scritta 4-01654 presentato da BASILIO Tatiana.. sul sito internet dell’Huffington Post in data 7 agosto 2013 è stato pubblicato un articolo dal titolo «Elicotteri delle forze armate pieni di amianto: in esclusiva il carteggio tra la Difesa e Agusta Westland». Nell'articolo si legge: «La flotta di elicotteri delle nostre forze armate è a rischio contaminazione: innumerevoli modelli attualmente in dotazione a Esercito, Marina, Aviazione e Carabinieri sarebbero in pratica scatole volanti piene di amianto»; ..



Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-01654
presentato da
BASILIO Tatiana
testo di
Giovedì 8 agosto 2013, seduta n. 68
BASILIO, RIZZO, FRUSONE, ALBERTI, CORDA, ARTINI e PAOLO BERNINI. — Al Ministro della difesa. — Per sapere – premesso che:
   sul sito internet dell’Huffington Post in data 7 agosto 2013 è stato pubblicato un articolo dal titolo «Elicotteri delle forze armate pieni di amianto: in esclusiva il carteggio tra la Difesa e Agusta Westland». Nell'articolo si legge: «La flotta di elicotteri delle nostre forze armate è a rischio contaminazione: innumerevoli modelli attualmente in dotazione a Esercito, Marina, Aviazione e Carabinieri sarebbero in pratica scatole volanti piene di amianto»;
   questa situazione andrebbe avanti da oltre quindici anni, nel sostanziale silenzio delle autorità coinvolte. L'articolo parla di un vivace scambio di lettere tra il Ministero della difesa e l'azienda che li ha fabbricati, l'Agusta Westland. Compagnia che, per prima, li definisce testualmente «inquinati»;
   il carteggio sarebbe adesso in possesso dei magistrati delle procure militari di Roma e Napoli, anche in seguito alla opportuna segnalazione del «Partito per la Tutela dei Diritti dei Militari»;
   dopo il ’92 (anno della legge che bandisce l'impiego dell'amianto) la controllata di Finmeccanica ha provveduto a informare la difesa su quali e quanti modelli di velivoli da loro prodotti contenessero asbesto, in quali e quante parti delle rispettive carlinghe. «Sin dal 1996 abbiamo trasmesso l'elenco di tutti i materiali pericolosi presenti sui nostri elicotteri», scrivono dall'Agusta Westland nella loro lettera del 6 giugno scorso al Segretariato generale della difesa e direzione nazionale degli armamenti. Secondo l'azienda il Ministero era stato debitamente informato del problema come dimostrerebbe un dossier di oltre cinquanta pagine ricco di tabelle ed informazioni inviate alla difesa;
   secondo tali tabelle – su tutte citiamo quella datata 6 aprile 2006 – si legge che per quanto riguarda i modelli AB 206, AB 205, AB 212, AB 212 AS, AB 412: «L'amianto può essere contenuto in guarnizioni, condotti, tubi, nonché pastiglie dei freni». Negli elicotteri SH-3D; HH-3F: «L'amianto può essere contenuto nelle pastiglie dei freni, ruote e rotore, nella frizione e nell'APU». Nel CH47: «L'amianto può essere contenuto nelle pastiglie dei freni». Così per l'A129: «L'amianto è presente nelle guarnizioni delle paratie parafiamma», mentre per l'A109: «L'amianto può essere contenuto in guarnizioni, condotti, tubi, nonché pastiglie dei freni, rotore e ruote»;
   in un'altra tabella del 13 febbraio 1996 (dieci anni prima) viene indicata la presenza di amianto anche a bordo dell'AB204, dell'SH-3DTS e dell'HH 500;
   l'Agusta Westland avrebbe intrapreso sua sponte una prima bonifica su 14 di queste macchine in un cantiere presso la base di Grazzanise, in provincia di Caserta;
   gli equipaggi, non sarebbero stati informati della presenza dell'amianto a bordo di quello che è il loro luogo di lavoro: né dei rischi di salute nell'operarvi a stretto contatto, né delle misure di sicurezza che avrebbero dovuto prendere a titolo di prevenzione e a tutela della loro salute;
   l'articolo dell’Huffington Post riporta frasi virgolettate di due elicotteristi appartenenti a corpi diversi. «Sugli elicotteri è la prima volta che sento parlare di problematiche simili – racconta uno specialista della Marina Militare – noi non ne siamo certo stati informati. Qualche guarnizione la si sostituisce. Ma se il problema riguarda anche le tubazioni, queste non vengono cambiate quasi mai, e alcune si trovano in punti praticamente inaccessibili». «Neanche noi abbiamo mai avuto informazioni su questi rischi, né sulle precauzioni da adoperare nel maneggio e nell'ispezione di questi mezzi – conferma un elicotterista dell'Esercito – il pilota fa l'ispezione al mezzo, prima di salire a bordo. Ma lo specialista mette mano ai componenti, smonta e rimonta. E in tanti anni nessuno si è mai raccomandato perché usassimo cautela o precauzioni, entrando in contatto con questo materiale che sappiamo benissimo essere dannoso»;
   la legge 27 marzo 1992, n. 257, ha fissato le norme relative alla cessazione dell'impiego dell'amianto –:
   se le notizie riportate nell'articolo citato in premessa corrispondano al vero e in caso affermativo quale sia la ragione per la quale non sono state assunte iniziative organiche di bonifica dall'amianto degli elicotteri e non si sia informato il personale dei rischi concernenti la presenza di asbesto su molte parti di materiale a bordo;
   se quali e quanti siano i velivoli che risultino ancora non completamente bonificati, se siano ancora impiegati, per quali attività e quali siano le misure di prevenzione adottate per tutelare la salute degli equipaggi di volo e del personale militare comunque imbarcato a bordo nonché dei meccanici adibiti alla manutenzione degli stessi;
   se il Ministero abbia provveduto, a partire dal marzo 1992, a monitorare i casi di malattia del personale civile e militare tipici da avvelenamento o contaminazione da amianto e quanti casi risultino tra il personale impiegato intorno agli elicotteri in questione;
   se il conclamarsi di diversi casi di malattie asbesto correlate tra il personale delle Forze amate ha comportato risarcimenti per gli stessi e le loro famiglie e se comunque intenda assumere iniziative in questa direzione per i casi che si dovessero conclamare in futuro. (4-01654)

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