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martedì 13 agosto 2013

Atto Camera Interrogazione a risposta scritta 4-01484 presentato da LOMBARDI Roberta--lo scorso gennaio 2013 il tribunale ordinario di Napoli ha proceduto all'arresto di alcuni alti dirigenti della Polizia di Stato e all'interdizione dai pubblici uffici di altri alti dirigenti della Polizia di Stato (tra i quali il prefetto Fioriolli, il prefetto Izzo e il prefetto Iurato); ..



Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-01484
presentato da
LOMBARDI Roberta
testo di
Lunedì 29 luglio 2013, seduta n. 60
LOMBARDI e D'AMBROSIO. — Al Ministro dell'interno. — Per sapere – premesso che:
   lo scorso gennaio 2013 il tribunale ordinario di Napoli ha proceduto all'arresto di alcuni alti dirigenti della Polizia di Stato e all'interdizione dai pubblici uffici di altri alti dirigenti della Polizia di Stato (tra i quali il prefetto Fioriolli, il prefetto Izzo e il prefetto Iurato);
   dall'analisi della nutrita rassegna stampa sulla questione di cui al punto precedente e da notizie collegate (ordinanza del tribunale di Napoli, n. 2/2013 O.C.C., procedimento penale n. 44783/09 R.G.N.R.) emerge anche il coinvolgimento di altri alti funzionari dello Stato (sebbene non destinatari nel provvedimento giudiziario de qua, di misure giudiziarie) tra i quali anche l'ex Prefetto di Siracusa, dottor Renato Franceschelli (al momento direttore centrale della direzione per i Servizi tecnico-logistici del dipartimento della pubblica. Sicurezza del Ministero dell'interno); 
   il Titolo primo, Capo III (Trasparenza e rendicontazione della performance) articolo 11 (Trasparenza) del decreto legislativo n. 150 del 2009 (attuativo della legge n. 15 del 4 marzo 2009) recita: «1) La trasparenza è intesa come accessibilità totale, anche attraverso lo strumento della pubblicazione sui siti istituzionali delle amministrazioni pubbliche, delle informazioni concernenti ogni aspetto dell'organizzazione ...»;
   il decreto del Presidente della Repubblica 16 aprile 2013, n. 62 (Regolamento recante codice di comportamento dei dipendenti pubblici, a norma dell'articolo 54 del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165) articolo 9, così recita: «... (Trasparenza e tracciabilità). 1) Il dipendente assicura l'adempimento degli obblighi di trasparenza previsti in capo alle pubbliche amministrazioni secondo le disposizioni normative vigenti, prestando la massima collaborazione nell'elaborazione, reperimento e trasmissione dei dati sottoposti all'obbligo di pubblicazione sul sito istituzionale...»;
   il Titolo quarto, capo II (Dirigenza Pubblica), articolo 40 del decreto legislativo n. 150 del 2000 (attuativo della Legge n. 15 del 4 marzo 2009) recita: «(Modifica all'articolo 19 del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165) – 1) All'articolo 19 del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, sono apportate le seguenti modificazioni: a) il comma 1 è sostituito dal seguente: «1. Ai fini del conferimento di ciascun incarico di funzione dirigenziale si tiene conto, in relazione alla natura e alle caratteristiche degli obiettivi prefissati ed alla complessità della struttura interessata, delle attitudini e delle capacità professionali del singolo dirigente ...»;
   il Titolo quarto, capo V (Disposizioni relative al procedimento disciplinare), articolo 69 del decreto legislativo n. 150 del 2009 (attuativo della Legge n. 15 del 4 marzo 2009) recita: «... Art. 55-sexies (Responsabilità disciplinare per condotte pregiudizievoli per l'amministrazione e limitazione della responsabilità per l'esercizio dell'azione disciplinare). 1) La condanna della pubblica amministrazione al risarcimento del danno derivante dalla violazione, da parte del lavoratore dipendente, degli obblighi concernenti la prestazione lavorativa, stabiliti da norme legislative o regolamentari, dal contratto collettivo o individuale, da atti e provvedimenti dell'amministrazione di appartenenza o dai codici di comportamento di cui all'articolo 54, comporta applicazione nei suoi confronti, ove già non ricorrano i presupposti per l'applicazione di un'altra sanzione disciplinare, della sospensione dal servizio...»; che il decreto del Presidente della Repubblica 16 aprile 2013, n. 62 (Regolamento recante codice di comportamento dei dipendenti pubblici, a norma dell'articolo 54 del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165), articolo 13, comma 8, così recita: «...(Disposizioni particolari per i dirigenti). » ... il dirigente intraprende con tempestività le iniziative necessarie ove venga a conoscenza di un illecito, attiva e conclude, se competente, il procedimento disciplinare, ovvero segnala (...)» –:
   se e quali provvedimenti disciplinari siano stati presi nei confronti dei funzionari e/o dirigenti coinvolti nelle inchieste ricordate in premessa, volendo indicare chi di tali funzionari e/o dirigenti coinvolti – a vario titolo – nelle inchieste di cui alla presente interrogazione siano ancora titolari di incarichi presso il Ministero dell'interno e con quale retribuzione, specificando – anche – se gli stessi, in relazione ai nuovi (o vecchi incarichi) siano – ancora oggi – titolari di «alloggi di servizio» o abbiano ancora il benefit di «autista» e «auto di servizio», e a quale titolo;
   in base a quali criteri sia stato scelto proprio il Prefetto Renato Franceschelli – coinvolto (sebbene non raggiunto da provvedimenti giudiziari) nell'inchiesta che ha condotto all'arresto dell'ex Prefetto Fioriolli e altri – per dirigere la direzione Centrale dei servizi tecnico-logistici che, a quanto risulta, è una delle direzioni del Ministero dell'interno con grande capacità di spesa;
   se il Ministero dell'interno – oltre ad avviare un'approfondita inchiesta interna sulla gestione dei fondi del Viminale per scongiurare ulteriori nicchie di «malaffare» – non intenda costituirsi parte civile nei procedimenti riguardanti tutti i funzionari e/o dirigenti coinvolti nelle indagini della magistratura napoletana, dove l'immagine e il prestigio di un Ministero, così importante, sono scalfiti irreversibilmente dall'infedeltà di pochi. (4-01484)

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