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venerdì 18 ottobre 2013

Atto Camera Interrogazione a risposta scritta 4-02171 presentato da TONINELLI Danilo..la casa circondariale di Cremona è gravemente sovraffollata e lo sbilanciamento tra il numero degli agenti in servizio ed il numero degli ospiti avrebbe raggiunto livelli allarmanti; ..




Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-02171
presentato da
TONINELLI Danilo
testo di
Martedì 15 ottobre 2013, seduta n. 97
TONINELLI. — Al Ministro della giustizia. — Per sapere – premesso che:
   la casa circondariale di Cremona è gravemente sovraffollata e lo sbilanciamento tra il numero degli agenti in servizio ed il numero degli ospiti avrebbe raggiunto livelli allarmanti;
   con una lettera aperta l'Organizzazione sindacale autonoma polizia penitenziaria (Osapp) e il sindacato nazionale autonomo di polizia penitenziaria (Sinappe) hanno segnalato nel dettaglio le numerose criticità attualmente esistenti nella struttura. Si tratta di criticità a loro avviso destinate addirittura ad aggravarsi con l'imminente apertura di un nuovo padiglione che avrà l'effetto di aumentare la popolazione carceraria;
   «Circa il personale impiegato presso l'istituto penitenziario (...) su 203 unità appartenenti al Corpo di Polizia Penitenziaria, nei diversi ruoli, circa una ventina risultano distaccate, a vario titolo, presso altre sedi dell'Amministrazione Penitenziaria. Nonostante gli ultimi arrivi di personale di Polizia penitenziaria, a parere delle (...) OO.SS., risultano essere ancora insufficienti a reggere l'urto derivante dall'apertura del nuovo padiglione detentivo e del nuovo assetto organizzativo dettato dai superiori uffici per la costituzione delle unità operative (gruppi di lavoro organizzati)» (inviatoquotidiano.it del 1o ottobre 2013);
   secondo il vicesegretario regionale del Sinappe, Vincenzo Martucci, «Le undici guardie in più assegnate a Cremona bastano forse a coprire le necessità della struttura esistente. Mancano anche educatori. (...)» (La Provincia di Cremona.it 6 ottobre 2013);
   inoltre i mezzi utilizzati per il trasporto dei detenuti presso le aule giudiziarie si troverebbero in condizione di totale abbandono: di quattro mezzi in dotazione, soltanto 2 sarebbero funzionanti;
   sempre secondo i sindacati, nella struttura «filtra acqua piovana, che si dirama in diverse articolazioni, fino a raggiungere i quadri elettrici, mettendo a repentaglio continuamente la sicurezza del personale che quotidianamente vi opera, compresi gli stessi reclusi che a volte si trovano per molte ore al buio e con i letti bagnati dalle stesse infiltrazioni» (Il Giorno Cremona.it del 2 ottobre 2013);
   per i sindacati, «Altrettanto meritevole di attenzione, per le medesime infiltrazioni di acqua piovana è la Caserma degli agenti, che per incuria e per la mancanza di manutenzione straordinaria, risulta essere inagibile per l'intero 2o piano; questo costringe il personale accasermato a doversi dividere i pochi alloggi rimasti.» (inviatoquotidiano.it del 1o ottobre 2013);
   durante una visita ispettiva effettuata in data domenica 13 ottobre 2013 dal sottoscritto accompagnato dal proprio collaboratore, dalla direttrice dell'istituto e da un rappresentante della polizia penitenziaria sono stati riscontrati numerosi stati di degrado della struttura, che spesso vanno a ledere la salubrità e l'igiene dei luoghi in cui si trovano i detenuti nonché mettono a rischio l'incolumità degli operatori che vi lavorano, dove la salvaguardia ad eventuali incidenti è affidata a secchi per la raccolta dell'acqua di infiltrazione;
   in questo difficile contesto, presso la casa circondariale da gennaio 2013 si sono inoltre verificati diversi tentativi di suicidio, un suicidio e frequenti atti di autolesionismo, che sarebbero «indice di un disagio profondo, reso ancor più grave dalla mancanza di educatori» (Il Giorno Cremona.it del 2 ottobre 2013);
   nell'ottobre 2013 si sono verificati altri due episodi di violenza: «Tre agenti della polizia penitenziaria in servizio nel carcere di Cremona sono stati aggrediti e picchiati da un detenuto e due reclusi si sono affrontati violentemente, uno armato di un tirapugni artigianale presumibilmente costruito con materiale e recupero e poi sequestrato» (La Provincia di Cremona.it del 6 ottobre 2013) –:
   quali iniziative intenda assumere per incrementare il personale penitenziario, amministrativo e le figure professionali assegnate al carcere di Cremona, ciò anche alla luce della imminente apertura del nuovo padiglione detentivo;
   quali provvedimenti urgenti intenda adottare al fine di risolvere i problemi tecnici e tecnologici insiti nella struttura ed in costante aumento rilevate presso la casa circondariale di Cremona, e, quindi, avviare un piano di manutenzione straordinario per estinguere quanto prima queste problematiche. (4-02171)

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