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giovedì 3 ottobre 2013

SALUTE. IMMAGINI DIGITALI DEI TUMORI PER DIAGNOSI PIU' ACCURATE


SALUTE. IMMAGINI DIGITALI DEI TUMORI PER DIAGNOSI PIU' ACCURATE
PRIMA VOLTA DISPONIBILI IN ITALIA IN CENTRO DIAGNOSTICO MILANO

(DIRE) Roma, 3 ott. - Anche le cellule e i tessuti del corpo
umano diventano digitali: il Centro Diagnostico Italiano di
Milano, infatti, e' la prima struttura in Italia a fornire ai
pazienti immagini digitalizzate dei campioni istologici, cioe' di
quei piccoli prelievi di cellule che servono per effettuare
diagnosi di patologie tumorali. Grazie a questa innovazione sara'
piu' semplice la condivisione di materiali tra esperti e pazienti
e, quindi, le diagnosi diverranno piu' accurate.
I pazienti, infatti, potranno richiedere con piu' semplicita'
un 'secondo parere', cioe' una conferma della diagnosi fatta dal
proprio medico, a un altro specialista mentre per i medici sara'
piu' facile sottoporre e condividere con altri esperti le proprie
valutazioni. "La digitalizzazione dei campioni istologici
rappresenta un notevole passo in avanti a vantaggio dei
pazienti", sottolinea il professor Juan Rosai, direttore del
Centro di consulenza in anatomia patologica oncologica del Centro
Diagnostico Italiano, che riceve ogni anno oltre 3000 vetrini per
la cosiddetta 'second opinion'. "Grazie alla facilita' di
circolazione delle informazioni mediche e scientifiche e alla
condivisione delle immagini, negli ultimi anni la richiesta di
secondi pareri si e' fatta sempre piu' frequente a favore di una
diagnosi piu' puntuale e precisa".
L'analisi L'esame dei campioni istologici e' utilizzato per
diagnosticare tutte le tipologie di tumori di tutti gli organi,
sia quelli primitivi, cioe' ai primi stadi, sia quelli gia'
metastatizzati.
Le cellule e i tessuti del corpo, una volta prelevati dal
corpo per l'esame, sono preparati in maniera tradizionale,
utilizzando, per esempio, la paraffina per ricoprirli. I
campioni, chiamati "vetrini", sono quindi scansionati grazie a
uno scanner ad altissima risoluzione. Le immagini digitali sono
poi inviate all'anatomopatologo per la diagnosi. (SEGUE)
(Com/Gas/ Dire)
10:54 03-10-13
SALUTE. IMMAGINI DIGITALI DEI TUMORI PER DIAGNOSI PIU' ACCURATE -2-


(DIRE) Roma, 3 ott. - Grazie a questa tecnologia, le immagini
sono consultabili a diversi ingrandimenti, da 6 a 40 volte
maggiori rispetto alla realta', con la possibilita' da parte
dello specialista di osservare sia il dettaglio della la cellula
sia la struttura del tessuto circostante. Inoltre, rispetto a
quanto accadeva sino ad oggi, la refertazione
dell'anatomopatologo non si limita piu' solo a un report scritto:
lo specialista, infatti, puo' intervenire sull'immagine
evidenziando con segni grafici o frecce dettagli che ritenga di
particolare interesse, in modo da renderli evidenti anche allo
specialista che si presti, eventualmente, per un secondo parere.
Infine, al termine del processo diagnostico, e' consegnato al
paziente, oltre al referto cartaceo, un DVD contenente il referto
digitalizzato e immagini digitali dei campioni. Uno scanner
all'avanguardia Il sistema di digitalizzazione delle immagini e'
in grado di scansionare sino a 120 vetrini contemporaneamente in
maniera totalmente automatica, con un tempo di scansione per
vetrino di solo tre minuti. Inoltre, grazie a tre sensori che
lavorano contemporaneamente per l'acquisizione delle immagini
riesce ad arrivare a risoluzioni video elevatissime: da 50.000
pixel per pollice a un ingrandimento di 20 volte le dimensioni
reali sino a 100.000 pixel per pollice a un ingrandimento di 40
volte.
La telepatologia Questa tecnologia porta vantaggi non solo per
i pazienti ma anche per le strutture sanitarie di piccole
dimensioni. Cliniche e poliambulatori, per esempio, possono
effettuare il prelievo dei campioni, preparare i vetrini,
scansionarli e inviare le immagini presso un centro medico di
maggiori dimensioni ai cui anatomopatologi richiedere la
diagnosi, attraverso un meccanismo che potrebbe essere definito
'telepatologia'. Nel caso, invece, sia la stessa struttura
d'origine a effettuare la diagnosi, potra' comunque contare su un
numero di specialisti virtualmente illimitato grazie alla
facilita' della condivisione delle immagini e del rapido
riscontro degli ulteriori esperti interpellati. (SEGUE)
(Com/Gas/ Dire)
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(DIRE) Roma, 3 ott. - In questo settore si sta sviluppando un
progetto del professor Rosai e del professor Jeronimo Forteza
Vila dell'Universidad Catolica de Valencia, in collaborazione con
l'Universita' dello Utah (USA), per una rete internazionale di
telepatologia tra gli ospedali statunitensi.
Un centro per le 'second opinion' Il Centro Diagnostico
Italiano puo' contare anche su un servizio dedicato ai 'secondi
pareri', il Centro di Consulenza Anatomopatologica Oncologica,
diretto dal professor Juan Rosai, una struttura nata con lo scopo
di offrire un servizio di consulenza anatomopatologica a
pazienti, clinici, oncologi e anatomopatologi. Il servizio e'
aperto a consulenze sollecitate da specialisti di ogni parte del
mondo: piu' dell'80% dei casi che giungono in revisione
provengono infatti da strutture sanitarie estere e in particolare
dagli Stati Uniti, dove il professor Rosai ha trascorso 35 anni
della sua vita professionale. Ogni anno il Centro riceve oltre
3.000 richieste di second opinion. La maggior parte riguarda
patologie della tiroide, cute, mediastino, tessuti molli e organi
genitali maschili e femminili. Oltre che dall'Italia le richieste
provengono da ogni parte del mondo e particolarmente da Stati
Uniti, Israele, Belgio e Spagna.
Proprio l'anatomia patologica in questi giorni e' protagonista
dell'International Pathology Meeting, un congresso internazionale
in programma in Sicilia dal 6 al 13 ottobre 2013, che vede come
organizzatore il professor Rosai del Centro Diagnostico Italiano,
in collaborazione con l'Universita' Cattolica San Vicente Martir
di Valencia (Spagna) e la Harvard University di Boston (USA). Tra
i relatori saranno presenti alcuni dei massimi esperti di tumori
a tiroide, prostata, linfomi, cute, di neoplasie ginecologiche e
genitourinarie e di diagnostica molecolare. Tra gli interventi di
maggiore rilievo, anche un approfondimento sui microcarcinomi
papillari della tiroide, che saranno presentati come esempio del
problema della sovradiagnosi dei tumori.
(Com/Gas/ Dire)
10:54 03-10-13

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