Translate

lunedì 4 novembre 2013

SALUTE: STUDIO ITALIANO, ANTIEPILETTICO CONTRO MAL DI TESTA DA ECCESSO FARMACI =


SALUTE: STUDIO ITALIANO, ANTIEPILETTICO CONTRO MAL DI TESTA DA ECCESSO FARMACI =
SU 130 PAZIENTI META' DISINTOSSICATI E CURATI CON MOLECOLA,
RIDOTTA FREQUENZA CEFALEA

Milano, 4 nov. (Adnkronos Salute) - L'altra faccia dei farmaci
contro il mal di testa? Se usati in maniera inappropriata possono
tramutarsi da rimedio in fonte di dolore. E' il caso del 70% dei
pazienti con forme di cefalea cronica che si rivolgono ai centri
specializzati. Persone tormentate da attacchi ripetuti di mal di
testa, che si presentano con una frequenza di 15-20 giorni al mese
(per piu' di 3 mesi). Uno dei principali fattori 'imputati' per la
conversione dell'emicrania da una forma episodica a una forma cronica
e' appunto l'uso eccessivo-abuso di farmaci sintomatici per 'sedare'
l'attacco. Su questi pazienti, "vittime spesso di un'errata
automedicazione", un gruppo di scienziati italiani ha condotto uno
studio per sondare l'utilizzo di un antiepilettico, il valproato di
sodio, farmaco che ha ricevuto l'indicazione per il trattamento di
prevenzione per l'emicrania da parte dell'Fda statunitense.

"La cefalea cronica da uso eccessivo di farmaci sintomatici si
accompagna spesso a modificazione del tono dell'umore e ad altre
alterazioni psicologiche. E porta anche a sviluppare una qualche forma
di dipendenza da questi farmaci e all'uso di dosi sempre piu' massicce
- spiega Stefano Caproni, neurologo della Clinica neurologica
dell'universita' degli Studi di Perugia, oggi a Milano a margine del
44esimo congresso della Societa' italiana di neurologia (Sin) - Tra
l'aprile 2009 e il gennaio 2012 abbiamo arruolato in 9 Centri cefalee
italiani 130 pazienti, di cui 88 sono stati prima sottoposti a un
trattamento di disintossicazione fai farmaci abusati e poi assegnati
casualmente alla terapia con Valproato di sodio o a placebo (in doppio
cieco) per un periodo di 3 mesi".

I risultati dello studio, finanziato dall'Aifa, hanno mostrato
che dopo 3 mesi di trattamento il Valproato di sodio "si e' dimostrato
superiore rispetto al placebo nel ridurre la frequenza della cefalea e
l'assunzione di farmaci sintomatici, senza effetti collaterali. Ma
questo 'beneficio' non e' stato mantenuto dopo un periodo di follow up
di altri 3 mesi. E questo significa che si dovranno valutare le dosi
di farmaco da somministrare e la durata del trattamento". Comunque fra
i pazienti che hanno assunto la molecola, piu' della meta' e' andato
incontro a una riduzione della frequenza degli attacchi. "Una
riduzione che e' arrivata a oltre il 50% in diversi casi, portando la
frequenza degli attacchi da 20 giorni a 8-10. Con un impatto
significativo sulla qualita' della vita", conclude Caproni.

(Lus/Ct/Adnkronos)
04-NOV-13 19:37

Nessun commento: