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giovedì 23 gennaio 2014

Salute: italiani bevono poca acqua, a rischio capacita' cognitive =


Salute: italiani bevono poca acqua, a rischio capacita' cognitive =
(AGI) - Milano, 23 gen. - Si beve troppo poco in Italia. Di
acqua si intende. E questo puo' provocare dei disturbi fisici,
soprattutto tra i piu' giovani. I numeri prima di tutto: gli
italiani introducono nel loro organismo poco piu' di un litro
al giorno. Un valore inferiore del 50% rispetto alle
raccomandazioni mediche e che costituisce una minaccia
soprattutto per la salute dei piu' piccoli, visto che
l'idratazione e' insufficiente per 7 ragazzi su 10 con
conseguenze sulle prestazioni cognitive, che si riducono del
14% rispetto ai coetanei idratati correttamente.
Numeri elaborati dalla ricerca Liz ('Liquidi e Zuccheri in
Italia'), condotta su 2mila pazienti su tutto il territorio
nazionale e presentata a Milano. (AGI)
Mi4/Dan (Segue)
231320 GEN 14

Salute: italiani bevono poca acqua, a rischio capacita' cognitive (2)=
(AGI) - Milano, 23 gen. - Dallo studio e' emerso dunque che gli
italiani bevono meno dei 2 litri giornalieri indicati dai
medici: gli uomini consumano in media 1,07 litri di bevande al
giorno, mentre le donne 1,14. Il presidente della Societa'
italiana di medicina generale, Claudio Cricelli, ha spiegato
che "assumere pochi liquidi e' un aspetto comune a tutte le
eta' e la conferma arriva dallo studio 'Liz'".
Il rapporto ha preso in esame anche il consumo di zuccheri
tra gli italiani e, in questo caso, le notizie sono positive.
Il presidente di Nfi (Nutrition foundation of Italy), Andrea
Poli, ha infatti sottolineato: "Eravamo interessati anche a
rilevare il reale introito di saccarosio e di dolcificanti tra
i cittadini. Abbiamo avuto la conferma che, in media, non siamo
di fronte ad apporti elevati".
Gli uomini introducono in media 68 grammi al giorni di
zuccheri solubili e le donne 66 grammi. Dati sotto la soglia
limite indicata come accettabile dai 'livelli di assunzione di
riferimento di nutrienti', che suggeriscono un apporto che non
superi il 15% delle calorie giornaliere (ad esempio 78 grammi
al giorno per una donna alta 1,60 metri tra i 30 e i 59 anni,
con uno stile di vita moderatamente attivo). Per Poli "e'
difficile immaginare di risolvere il problema del sovrappeso
nel nostro Paese comprimendo semplicemente il consumo di
zucchero. Ecco perche' le proposte di tassazione e/o
limitazione delle bevande gassate, magari virtuose negli
intenti, appaiono ingiustificate: non tengono conto della
realta'". (AGI)
Mi4/Dan
231320 GEN 14

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