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sabato 14 giugno 2014

SALUTE: 40 MILA 'UNDER 18' ITALIANI CON DIABETE, LE 'SPIE' PER RICONOSCERLO =



SALUTE: 40 MILA 'UNDER 18' ITALIANI CON DIABETE, LE 'SPIE' PER RICONOSCERLO =
SI' ALLO SPORT A TUTTE LE ETA', RESTA IN 'NODO' CURE A SCUOLA

San Francisco, 14 giu. (Dall'inviata dell'Adnkronos Salute
Margherita Lopes) - Il diabete non e' solo una malattia da grandi.
"Sono circa 40 mila i bambini e ragazzi italiani che fanno i conti con
il diabete. Un problema che dovranno gestire per tutta la vita ma che
per fortuna, oggi, non viene diagnosticato dopo un coma e la corsa in
pronto soccorso, come invece accadeva qualche tempo fa". A fare il
punto sulla malattia nella forma pediatrica è Marco Comaschi, past
president dell'Associazione medici diabetologi (Amd), a margine del
meeting dell'American Diabetics Association 2014, in corso a San
Francisco.

"La presenza di casi in famiglia aumenta il pericolo che un
bimbo soffra di diabete, e se ad essere malato è un fratello, il
rischio cresce del 50% - dice Comaschi all'Adnkronos Salute - Studi
sui gemelli omozigoti indicano una concordanza del 100%: se uno è
malato, lo sarà anche l'altro. Ma se prima a far scattare l'allarme
erano gravi crisi ipoglicemiche, fino al coma diabetico, oggi i
pediatri sono preparati e spesso intercettano le prime spie della
malattia. Un test del sangue è sufficiente per avere la diagnosi''. Ma
quali sono i segni che dovrebbero allarmare i genitori? "Se il bimbo è
svogliato, beve e urina più del solito, dimagrisce pur mangiando
normalmente, è bene fare un controllo della glicemia", spiega il
diabetologo. (segue)

(Mal/Col/Adnkronos)
14-GIU-14 16:12
SALUTE: 40 MILA 'UNDER 18' ITALIANI CON DIABETE, LE 'SPIE' PER RICONOSCERLO (2) =

(Adnkronos Salute) - La buona notizia è che "con la terapia
insulinica la malattia può essere ben controllata. Inoltre il bambino
può, anzi deve, fare sport. Non sono consigliati roccia e sub, per il
rischio che comporterebbe un'ipoglicemia improvvisa in arrampicata o
sott'acqua, ma esiste un'associazione di giovani diabetici subacquei
che ha superato anche questo limite". Certo è che la gestione della
terapia deve essere attenta. "E purtroppo ancora oggi ci sono pesanti
limiti legati all'assunzione dei medicinali a scuola. Un aspetto su
cui sia il ministero della Salute che quello dell'Istruzione stanno
lavorando, ma su cui occorre fare di più", dice l'esperto.

Non solo. "Anche i genitori, molto coinvolti nella gestione del
piccolo malato, possono rivelarsi un boomerang: per il timore di crisi
e problemi, infatti, molti tengono il bambino lontano da esperienze
importanti per la sua crescita. Una campana di vetro che però è
inutile e dannosa. Ecco perché sarebbe fondamentale la figura dello
psicologo scolastico, in grado di 'disinnescare' timori eccessivi e
aiutare tutta la famiglia a vivere al meglio nonostante la malattia".

(Mal/Col/Adnkronos)
14-GIU-14 16:15

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