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giovedì 4 dicembre 2014

SALUTE: 1 ITALIANO SU 4 RISCHIA FUOCO DI SANT'ANTONIO, ORA C'E' VACCINO = Disponibile in Italia per la prima volta



SALUTE: 1 ITALIANO SU 4 RISCHIA FUOCO DI SANT'ANTONIO, ORA C'E' VACCINO =
Disponibile in Italia per la prima volta

Roma, 3 dic. (AdnKronos Salute) - Colpisce una persona su quattro nel
corso della propria vita, due casi su tre (70%) sono 'over 50'. E'
l'eruzione cutanea causata da virus Herpes zoster o fuoco di
Sant'Antonio: non soltanto una patologia cutanea ma la più comune
manifestazione neurologica a carattere infettivo dell'età adulta. Il
20-25% dei pazienti colpiti sviluppa poi la complicanza più dolorosa:
la nevralgia post erpetica. Un dolore neuropatico che interessa le
terminazioni nervose colpite dalla riattivazione del virus e che dura
mediamente da 1 a 3 mesi, o nei casi più gravi anche anni. Oggi nelle
mani dei medici di medicina generale c'è il primo vaccino contro
l'Herpes zoster, autorizzato in Ue e da aprile in Italia, per
l'immunizzazione degli over 50.

Un siero in grado di ridurre del 51-70% il rischio di sviluppare la
patologia e le complicanze più dolorose. L'importanza della
vaccinazione contro questa patologia è stata al centro del workshop
promosso a Roma da Sanofi Pasteur Msd. La prevenzione vaccinale "ha
dimostrato di essere favorevole anche in termini di risparmio per il
Sistema sanitario nazionale - sottolineano gli esperti - Secondo
un'analisi costo-efficacia realizzata in Italia, l'intervento
vaccinale anti Herpes zoster risulta essere costo-efficace,
consentendo una riduzione sia dei costi diretti (visite, terapie,
ospedalizzazioni), che dei costi indiretti della previdenza sociale.
In Italia i costi ammontano complessivamente a oltre 49 milioni di
euro l'anno, considerando sia la gestione del fuoco di Sant'Antonio
che della nevralgia post erpetica".

Anche per questo gli specialisti lanciano un appello per inserire il
vaccino nel calendario ufficiale delle vaccinazioni del ministero
della Salute. "Lo studio Saati in Olanda ha dimostrato che ogni euro
investito in immunizzazione ne restituisce quattro - afferma Nicoletta
Luppi, amministratore delegato di Sanofi Pasteur - vuol dire liberare
risorse per altri settori clinici del Ssn. L'obiettivo per qualsiasi
Stato di fronte ad una popolazione che invecchia è mantenerla attiva e
in salute - aggiunge - perché può continuare a contribuire. E oggi
questo si può fare con i vaccini, una scommessa vincente". (segue)

(Frm/Adnkronos salute)
03-DIC-14 17:03

SALUTE: 1 ITALIANO SU 4 RISCHIA FUOCO DI SANT'ANTONIO, ORA C'E' VACCINO (2) =

(AdnKronos Salute) - Il vaccino anti Herpes Zoster e' stato approvato
all'uso negli adulti over 50 e può essere usato anche in persone che
l'hanno già avuto, e a prescindere da un'anamnesi positiva di
varicella. E' somministrato con una singola dose per via sottocutanea.
"Quando si parla di fuoco di Sant'Antonio è facile pensare che si
tratti semplicemente di un'eruzione cutanea - sottolinea Giancarlo
Icardi, direttore del Dipartimento di Scienze della salute
dell'Università di Genova - che si manifesta con la comparsa di
vescicole in corrispondenza dell'area interessata dalla riattivazione
virale. In realtà la malattia è espressione di una sofferenza del
nervo causata dal virus che, risvegliandosi, provoca un'infiammazione.
Il 60-90% dei pazienti prova dolore - osserva l'esperto - durante la
fase acuta dell'Herpes zoster, che si risolve solitamente in 2-4
settimane con la guarigione dal rash cutaneo".

"Vaccinare significa prevenire la presenza di condizioni croniche
potenzialmente invalidanti - avverte Roberto Bernabei, direttore del
Dipartimento di geriatria, neuroscienze e ortopedia dell'Università
Cattolica del Sacro Cuore Roma - e comunque ad alto impatto sulla
qualità di vita dell'anziano. Per dare un senso all'aumento
dell'aspettativa di vita bisogna mettere i cittadini nelle condizioni
di realizzare una vita in salute, attiva e indipendente mentre
invecchiano. E' importante - aggiunge - richiamare l'attenzione sulla
vaccinazione non solo in riferimento all'età pediatrica, ma anche
all'età adulta-anziana, rispetto alla quale purtroppo la vaccinazione
non è considerata un intervento sanitario di routine e risulta
fortemente sottoutilizzata''.

''Garantire la qualità della vita dei pazienti e' questo il nostro
obiettivo - sollecita Tommasa Maio, responsabile Vaccinazione della
Federazione italiana dei medici di medicina generale - partendo dalla
riduzione del dolore, oltre alla necessità di tenere sotto controllo
le infezioni cutanee per evitare il rischio di sovrainfezioni
batteriche. I farmaci utilizzati - antivirali, antinfiammatori e
analgesici - sono parzialmente efficaci - sottolinea Maio -
nell'eliminazione del dolore in tempi brevi e, soprattutto, possono
essere gravati da pesanti effetti collaterali, particolarmente
significativi per quei pazienti che utilizzano già altri farmaci per
patologie croniche concomitanti''.

(Frm/Adnkronos salute)
03-DIC-14 17:03

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