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sabato 21 novembre 2015

Atto Camera Interrogazione a risposta scritta 4-11166 presentato da SORIAL Girgis Giorgio testo di Mercoledì 18 novembre 2015, seduta n. 524   SORIAL, COMINARDI e ALBERTI. — Al Ministro dell'interno. — Per sapere – premesso che:    la polizia stradale di Brescia non avrebbe auto per pattugliare le strade della città tanto che il Siulp, sindacato autonomo delle forze di polizia, parlerebbe di un «collasso operativo della polizia stradale per mancanza di automezzi»;



Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-11166
presentato da
SORIAL Girgis Giorgio
testo di
Mercoledì 18 novembre 2015, seduta n. 524
  SORIALCOMINARDI e ALBERTI. — Al Ministro dell'interno. — Per sapere – premesso che:
   la polizia stradale di Brescia non avrebbe auto per pattugliare le strade della città tanto che il Siulp, sindacato autonomo delle forze di polizia, parlerebbe di un «collasso operativo della polizia stradale per mancanza di automezzi»;
   la situazione descritta è tale che «per l'indisponibilità dei mezzi di servizio a volte si verifica la soppressione delle pattuglie adibite alla vigilanza urbana e extra urbana» e il personale operante sarebbe costretto ad alternarsi per i turni sulla stessa auto di servizio, tanto che, se la pattuglia smontante non torna in tempo, quella successiva non può iniziare a lavorare;
   il parco auto in dotazione alla polizia stradale di Brescia sarebbe, ufficialmente, di trenta autovetture e venti motocicli, ma secondo il sindacato la realtà è ben diversa: «Attualmente, la sezione e i Reparti dislocati in provincia sono in grado di impiegare per la viabilità ordinaria 7 auto e 6 moto. Solo quattro auto risultano operative e una di queste, si tratta di una Fiat Freemont, è in prestito da Milano. Delle altre tre, una è ferma in attesa di riparazione, mentre le restanti due sono a disposizione dell'Autocentro lombardo in stato di fuori uso»; per quanto riguarda le moto: «Hanno dodici anni, le tre superstiti BMW 320 s.w. hanno percorso 316 mila chilometri»;
   in provincia la situazione è sempre carente: «La Sezione cittadina dispone di due veicoli per il pattugliamento sulle autostrade e nessuno per quanto concerne la vigilanza stradale urbana ed extraurbana, Iseo possiede un solo veicolo BMW, Darfo Boario Terme una sola vettura presa in prestito dal Reparto di Chiari, Salò una sola macchina messa a disposizione dalla Sezione, Desenzano del Garda una BMW e la Fiat Freemont di Milano, quest'ultima è ferma dal 3 novembre per un guasto elettrico, Chiari detiene 4 autovetture esclusivamente per l'espletamento del servizio in autostrada e nessuna per le arterie ordinarie, Montichiari solo tre auto tutte allocate in autostrada»;
   tutto questo accade mentre il disegno di legge di stabilità 2016 del Governo Renzi taglia 491,3 milioni di euro all'ordine pubblico e alla sicurezza: il Fondo straordinario del personale della polizia di Stato ha registrato -12,7 milioni di euro; la lotta contro la criminalità organizzata, 87 mila euro; l'arma dei carabinieri, tutela dell'ordine pubblico e della sicurezza pubblica, -317 milioni; la pianificazione e il coordinamento delle forze di polizia, -190,3 milioni; la direzione investigativa antimafia, -1,9 milioni; la prevenzione e il soccorso civile, -138,9 milioni; l'autorità nazionale anticorruzione, -1 milione; i servizi di informazione per la sicurezza della Repubblica, -9,1 milioni;
   secondo il Siulp: «I tagli lineari alla spesa, frutto delle decisioni politico economiche degli ultimi anni, non hanno risparmiato il settore sicurezza e gli effetti collaterali sono più che evidenti. La scarsità delle risorse (taglio complessivo del 55 per cento rispetto alle quote stanziate) sta avendo ripercussioni drammatiche a livello nazionale, e Brescia presenta le sue sofferenze in tutti gli ambiti del processo lavorativo: mancanza di autovetture, comprese quelle civili, con annessa difficoltà riguardo le riparazioni; negli ultimi 5 anni si è assistito ad una discesa repentina dei fondi destinati alla manutenzione strutturale degli edifici (Questura, Commissariati, e altro) e a quelli connessi alla pulizia e igiene dei posti di lavoro; nella fornitura di vestiario ed equipaggiamento; di quelli inerenti la retribuzione del lavoro straordinario, le missioni ordinarie e straordinarie del personale; per quelli attinenti l'approvvigionamento di armi e munizioni con inevitabile riduzione del livello di addestramento professionale al tiro e infine, per l'acquisto di giubbotti antiproiettili per i reparti operativi»;
   il rapporto tra recessione e ondata delinquenziale è evidenziato nei recenti sondaggi di Censis e Confcommercio: oggi il 90 per cento degli imprenditori dichiara di non sentirsi sempre sicuro nella zona in cui opera;
   Brescia, rispetto al recente passato, risulterebbe maggiormente insicura tanto da posizionarsi in classifica come terza città in Lombardia e la ventiduesima in Italia per le intrusioni dei ladri nelle case; anche gli scippi e le frodi informatiche hanno subito la stessa sorte aumentando esponenzialmente il senso d'insicurezza percepita dalla collettività, per non parlare della presenza dei «tentacoli della mafia calabrese» di cui la città ha il primato nella sua provincia, seconda solo all'area milanese;
   la prevenzione e il controllo del territorio risultano gli elementi imprescindibili su cui puntare per attuare un'efficace azione di contrasto al crimine;
   secondo il comunicato del Siulp è necessaria: «un'implementazione strutturale e organizzativa che miri a ristabilire nelle varie interrelazioni funzionali, un'equilibrata distribuzione delle risorse umane, strumentali e tecnologiche che, purtroppo, a Brescia e in provincia risultano scarse come ribadiamo e denunciamo da anni» –:
   se il Ministro interrogato sia al corrente della grave situazione in cui si trova il parco mezzi della polizia stradale di Brescia di cui in premessa e se non intenda verificare la portata del problema sia a livello locale che a livello nazionale;
   se non intenda intervenire con urgenza, nell'ambito delle proprie competenze, allo scopo di favorire la risoluzione del problema legato alla carenza di risorse di cui in premessa che rende complesso lo svolgimento delle attività delle forze dell'ordine, fondamentali per il controllo del territorio e la sicurezza dei cittadini. (4-11166)

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