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mercoledì 11 novembre 2015

Atto Camera Interrogazione a risposta scritta 4-11048 presentato da DI MAIO Luigi testo di Martedì 10 novembre 2015, seduta n. 518   LUIGI DI MAIO. — Al Ministro dell'interno. — Per sapere – premesso che:    nella serata del 9 novembre 2015 nel corso della puntata del programma televisivo Le Iene in onda sul canale televisivo Italia 1 è stato trasmesso un servizio nel quale è stata presentata una vicenda incredibile;




Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-11048
presentato da
DI MAIO Luigi
testo di
Martedì 10 novembre 2015, seduta n. 518

  LUIGI DI MAIO. — Al Ministro dell'interno. — Per sapere – premesso che:
   nella serata del 9 novembre 2015 nel corso della puntata del programma televisivo Le Iene in onda sul canale televisivo Italia 1 è stato trasmesso un servizio nel quale è stata presentata una vicenda incredibile;
   infatti, è emerso che tra i beni confiscati alla mafia ed assegnati dall'Agenzia nazionale per l'amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata alla questura di Palermo (argomento sul quale l'interrogante il 16 giugno 2015 ha già depositato l'interrogazione a risposta scritta n. 4-09484, alla quale non è ancora pervenuta una risposta, nonostante quanto previsto dall'articolo 134 del regolamento della Camera) vi è un appartamento ubicato a Palermo di fronte al commissariato di polizia di Brancaccio;
   tale appartamento risulta essere stato confiscato con decreto n. 70442 nel settembre del 2000, ed assegnato alla questura di Palermo il 18 ottobre 2001. Orbene, la figlia della persona a cui è stato confiscato l'appartamento ha dichiarato ai giornalisti inviati de Le Iene di essere in possesso delle chiavi di tale appartamento, le quali – sempre secondo quanto dichiarato dalla signora – le sarebbero state consegnate dai poliziotti molto tempo fa;
   appare chiaro che questa situazione è inaccettabile. Peraltro, appare inverosimile che a consegnare queste chiavi sia stato un organo periferico della questura di Palermo e nemmeno la dirigenza del prospiciente commissariato di Brancaccio che non ha alcun potere in merito a questi alloggi e non ne possiede nemmeno le chiavi. Occorre, inoltre, segnalare che l'attuale questore di Palermo, dottor Guido Longo, è stato nominato da pochi mesi e non sembra essere stato mai informato della vicenda –:
   se quanto descritto in premessa trovi conferma;
   se il Ministro non ritenga di dover aprire un'indagine interna al fine di stabilire quando tali chiavi siano state consegnate e da chi, anche al fine di accertare chi in quel momento ricoprisse le cariche di questore e vicequestore di Palermo e dirigente dell'ufficio tecnico logistico della questura di Palermo;
   se risultino documenti scritti, presso l'ufficio tecnico logistico di Palermo, che attestino un eventuale cambio della serratura della porta d'ingresso di tale appartamento, in un momento successivo all'assegnazione alla questura. (4-11048)

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