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lunedì 23 novembre 2015

“Atto Camera Interrogazione a risposta scritta 4-11200 presentato da CIPRINI Tiziana testo di Giovedì 19 novembre 2015, seduta n. 525   CIPRINI, TRIPIEDI, CHIMIENTI, COMINARDI, DALL'OSSO eLOMBARDI.  ..a parere degli interroganti appare difficilmente comprensibile e giustificabile – anche per ragioni di equità – la destinazione di ben 42 milioni di euro a soli 516 «mandarini» di Stato del Ministero dell'economia e delle finanze per retribuzione di risultato e di posizione laddove nella recente legge di stabilità per il 2016 il Governo ha stanziato – per il rinnovo contrattuale – per gli oltre 3 milioni di pubblici dipendenti appena 300 milioni di euro di cui 74 milioni di euro riservati al personale delle Forze armate e dei Corpi di poliziae 7 milioni di euro al restante personale statale in regime di diritto pubblico. È evidente che le risorse per pagare gli alti burocrati ci sono, mentre marginali sono le risorse stanziate per gli altri pubblici dipendenti per il rinnovo contrattuale cui il Governo è stato obbligato per effetto della sentenza della Corte costituzionale n. 175 del 2015;  ..



Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-11200
presentato da
CIPRINI Tiziana
testo di
Giovedì 19 novembre 2015, seduta n. 525
  CIPRINITRIPIEDICHIMIENTICOMINARDIDALL'OSSO eLOMBARDI. — Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro dell'economia e delle finanze. — Per sapere – premesso che:
   il 22 ottobre 2015 è stato siglato presso il Ministero dell'economia e delle finanze l'accordo nazionale integrativo tra il capo dipartimento dell'amministrazione generale del personale e i rappresentanti delle organizzazioni nazionali del personale dirigente per la costituzione del fondo di produttività finalizzato a disciplinare la retribuzione di posizione e di risultato dei dirigenti di 2a fascia;
   l'accordo ha riguardato circa 516 alti dirigenti della sola amministrazione del Ministero dell'economia e delle finanze che grazie all'accordo siglato nell'ottobre 2015 hanno ottenuto un premio medio pari a 82 mila euro lordi annuali;
   l'accordo assegna le risorse relative alla retribuzione di risultato 2014 nonché, nell'ambito delle risorse disponibili, ha disposto il finanziamento della retribuzione di posizione di parte variabile «per remunerare il notevolissimo impegno della dirigenza MEF per l'accrescimento della qualità e della quantità dei servizi erogati» (come si legge nel comunicato della Unadis Unione Nazionale dei Dirigenti dello Stato del 23 ottobre 2015) e per una spesa complessiva pari a ben 42 milioni di euro complessivi;
   come si apprende da un articolo della stampa on line dal titolo: «Buttati 42 milioni per scrivere la manovra. I dirigenti del ministero dell'Economia hanno minacciato di bloccare la stesura del documento se il governo non avesse firmato il contratto integrativo. Il risultato è un premio medio di 82 mila euro per 516 alti funzionari», il raggiungimento dell'accordo è stato tutt'altro che facile: «La vicenda si apre con la clamorosa, e assolutamente inedita, protesta dei dirigenti della Ragioneria dello Stato, che si rifiutano di fare gli straordinari nel fine settimana per tradurre in un disegno di legge le slide sulla finanza pubblica presentate da Matteo Renzi al Cdm di due giorni prima. Il tempo stringe. Il 15 ottobre, stando alle normative nazionali e comunitarie, la manovra doveva già essere sul tavolo di Bruxelles e su quello del Parlamento. A bloccare la stesura del documento c’è il contratto integrativo dei dirigenti del Mef, solitamente firmato a inizio autunno. Quest'anno, però, il governo l'ha presa un po’ alla larga, nel tentativo di razionalizzare i costi affidando la gestione dei fondi al ministero della Funzione pubblica... I giorni passano. E nulla emerge, tranne l'imbarazzante ritardo della legge di stabilità, che arriva sul tavolo del Capo dello Stato solo il 25 ottobre». (www.liberoquotidiano del 14 novembre 2015);
   il braccio di ferro tra sindacati dei dirigenti e Governo finirà con il suddetto accordo e il plauso del sindacato dei dirigenti dello Stato che ottengono euro 29.820.027,30 destinate al finanziamento della retribuzione di posizione di parte fissa e di parte ed euro 12.067.962,22 a titolo di retribuzione di risultato;
   
a parere degli interroganti appare difficilmente comprensibile e giustificabile – anche per ragioni di equità – la destinazione di ben 42 milioni di euro a soli 516 «mandarini» di Stato del Ministero dell'economia e delle finanze per retribuzione di risultato e di posizione laddove nella recente legge di stabilità per il 2016 il Governo ha stanziato – per il rinnovo contrattuale – per gli oltre 3 milioni di pubblici dipendenti appena 300 milioni di euro di cui 74 milioni di euro riservati al personale delle Forze armate e dei Corpi di poliziae 7 milioni di euro al restante personale statale in regime di diritto pubblico. È evidente che le risorse per pagare gli alti burocrati ci sono, mentre marginali sono le risorse stanziate per gli altri pubblici dipendenti per il rinnovo contrattuale cui il Governo è stato obbligato per effetto della sentenza della Corte costituzionale n. 175 del 2015; 
   eppure lo stipendio medio di un dipendente ministeriale raggiunge, invece, a stento 25.000 euro lordi e per effetto del blocco economico della contrattazione dal 2010 ad oggi i dipendenti pubblici hanno visto non solo il congelamento della propria retribuzione ma anche una sensibile perdita del potere di acquisto; 
   infine desta perplessità la circostanza riferita dalla stampa secondo la quale i 516 dirigenti siano riusciti a paralizzare l'attività del Governo tanto da far ritardare la presentazione del disegno di legge di stabilità al Parlamento tanto che la stampa si chiedeva: «Stabilità, il giallo della legge che non c’è. Fra ritardi e dietrofront perché il testo ancora non è arrivato» (www.ilfattoquotidiano.it del 23 ottobre 2015); se è pur vero che è fondamentale avere una dirigenza pubblica autorevole ed indipendente dalla politica, è altrettanto vero che a norma dell'articolo 98 della Carta costituzionale «I pubblici impiegati sono al servizio esclusivo della Nazione» e che i cittadini cui sono affidate funzioni pubbliche hanno il dovere di adempierle con disciplina ed onore –: 
   se il Governo sia a conoscenza della situazione descritta;
   se il Governo sia a conoscenza dell'entità degli emolumenti percepiti dai suddetti dirigenti e se li ritenga coerenti con la situazione economica generale e le pubblicizzate necessità di risanamento del bilancio dello Stato nonché con gli altri provvedimenti in materia di spending review che hanno interessato tutto il personale del pubblico impiego; 
   quali siano le ragioni che hanno impedito la presentazione tempestiva alle Camere del disegno di legge di stabilità per l'anno 2016 entro i termini previsti dalla legge. (4-11200)

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