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martedì 13 giugno 2017

RIINA, BINDI: CONDUCE VITA DIGNITOSA, NON ESISTE DIRITTO A MORIRE FUORI DA CARCERE





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RIINA, BINDI: CONDUCE VITA DIGNITOSA, NON ESISTE DIRITTO A MORIRE FUORI DA CARCERE
(9Colonne) Roma, 13 giu - "Nella struttura ospedaliera si è potuto convenire che il detenuto era su una sedia a rotelle, con lo sguardo vigile, in una camera dignitosa e provvista di bagno privato con accessi per le persone invalide. Dal punto di vista intellettivo Riina interloquisce normalmente con il personale medico e paramedico, svolge regolarmente i collloqui famigliari, scrive e risponde a lettere, si sottopone ai trasporti per le udienze". Lo ha detto la presidente della Commissione parlamentare Antimafia, Rosy Bindi, riferendo in commissione sul caso Riina, su una visita effettuata ieri nella struttura ospedaliera che si occupa del leader di Cosa Nostra. "In carcere la cella, seppur piccola ma comunque in regola con le misure previste per il regime carcerario cui è sottoposto, dispone anche di un letto per la degenza, seppure pieghevole in modo manuale". Secondo Bindi, "viste le condizioni fisiche di Riina, sì imprevedibili ma al momento stabili, si potrebbe anche ipotizzare in futuro un rientro in carcere, dove comunque le condizioni sarebbero adeguate, identiche se non superiori a quelle di cui potrebbe godere in un regime di domiciliari. Questo gli consente lo svolgimento di una vita dignitosa, e di una morte, quando essa avverrà, altrettanto dignitosa. A meno che non si voglia affermare un diritto a morire fuori dal carcere, che non è supportato da nessuna norma".
(PO / Sis)
131354 GIU 17  

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