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mercoledì 28 marzo 2018

Tumori, una corazza al sistema immunitario per combatterli



MERCOLEDÌ 28 MARZO 2018 12.58.44

Tumori, una corazza al sistema immunitario per combatterli

 ZCZC3040/SX4 XSP66869_SX4_QBKN R CRO S04 QBKN Tumori, una corazza al sistema immunitario per combatterli Per rieducare linfociti T a colpire i Tumori in modo piu' mirato (ANSA) - ROMA, 28 MAR - Educare le difese immunitarie grazie alla terapia genica per dotarle di una corazza contro il cancro piu' efficace e mirata. E' il caso della terapia con cellule CAR-T (Chimeric Antigen Receptor), esempio della nuova frontiera della lotta al cancro, l'immunoterapia, i cui progressi sono stati presentati oggi al convegno 'Ricerca e innovazione tecnologica nella lotta contro il cancro: siamo gia' nel futuro', organizzato dal Comitato Nazionale per la Biosicurezza, le Biotecnologie e le Scienze della vita presso la presidenza del Consiglio. "Le cellule CAR-T - ha spiegato all'ANSA Andrea Biondi, direttore della clinica pediatrica dell'Universita' di Milano-Bicocca - sono linfociti T con in superficie proteine sviluppate in laboratorio per dotarle di parti diverse, capaci d'individuare uno specifico bersaglio molecolare sulla cellula tumorale. La terapia CAR-T - ha aggiunto - e' una pagina nuova della medicina, e' la prima volta che una manipolazione genetica del sistema immunitario e' efficace contro il cancro, come dimostra il suo utilizzo contro la leucemia linfoblastica acuta". Nella terapia CAR-T e' come se si rieducassero dei poliziotti corrotti, i linfociti T, che sono prelevati dai pazienti, modificati geneticamente usando ad esempio virus inattivi come vettori e poi reintrodotti nel corpo. "In pratica - ha chiarito all'ANSA il genetista Giuseppe Novelli, rettore dell'Universita' di Roma Tor Vergata - e' come dotare queste cellule di una nuova corazza, di nuove antenne per aggredire in modo specifico i Tumori. La lotta al cancro sta infatti cambiando - ha aggiunto - e sara' sempre piu' affidata alla genomica, allo studio del Dna". Per Franco Locatelli, responsabile del dipartimento di Onco-Ematologia e Terapia Cellulare e Genica dell'Ospedale Pediatrico Bambino Gesu' di Roma, "in futuro avremo banche dati di cellule da usare come 'farmaci viventi' per terapie piu' mirate". (ANSA). Y37-VI 28-MAR-18 12:58 NNNN 

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